Mostra a cura di Paolo Bolpagni, fino al 25 settembre 2022. Con il patrocinio del Comune di Lecce.

Lo scopo di questa mostra è di analizzare la produzione artistica di colui che può essere ritenuto uno degli scultori più significativi della propria generazione in Italia, ossia il salentino Salvatore Sava, nato nel 1966.

Il titolo scelto allude, nel suo rimando a un’alterità, alla consapevolezza da lui dimostrata e allo sforzo compiuto d’individuare un futuro per tale forma d’espressione plastica, perseguendo una strada personale e autentica, spesso solitaria e controcorrente. Il suo percorso è stato analizzato da studiosi di grande levatura.

La nostra ambizione, qui, è di presentare anche opere – di datazione compresa fra il 1995 e il 2021 – rimaste finora inedite, che svelano aspetti e ricerche di Sava restati un po’ o in toto in ombra, ma meritevoli di penetrante attenzione. Ormai proverbiale è infatti il ricorso, nelle sue sculture, al ferro, alla pietra leccese e di Trani, all’acciaio, più di recente ai colori fluorescenti, ma in realtà l’universo creativo di questo originale artista comprende anche materiali e media differenti.

Centrale è sempre il tema della natura, che però non è rappresentata, ma emblematizzata in forme pure e talora rudi, vissuta con la coscienza appassionata di chi ha le proprie radici in una terra profondamente “sentita”, quella del Salento, cui Sava è voluto rimanere fedele.