Angelo Savelli (1911-1995). L’artista del bianco, mostra a cura di Paolo Bolpagni
Mostra a cura di Paolo Bolpagni, fino al 7 novembre 2021. Con il patrocinio del Comune di Lecce.
Con questa retrospettiva parte ufficialmente la programmazione di mostre temporanee della Fondazione Biscozzi | Rimbaud.
Angelo Savelli (Pizzo Calabro, Vibo Valentia, 1911 - Castello di Boldeniga, Brescia, 1995) è uno degli artisti più rappresentati ed emblematici della collezione. Con la sua evoluzione dal figurativo all’astrattismo, dall’Informale alla rarefazione delle “opere bianche”, divenute poi cifra paradigmatica, fu un personaggio esemplare per coerenza e coraggio innovatore, protagonista tra i più ragguardevoli della seconda metà del Novecento, come ben documentato nel catalogo che accompagna la mostra.
Uomo del Sud, proiettò la propria vita e carriera oltre i confini regionali e nazionali, approdando prima a Parigi e poi, dal 1954, a New York. Celebre per i “bianchi”, risultato di sperimentazioni condotte dalla seconda metà degli anni Cinquanta, conobbe uno sviluppo progressivo e, fino all’ultimo, proteso verso sempre ulteriori raggiungimenti.
La mostra si compone di ventitré importanti lavori, di datazione compresa fra il 1947 e il 1981, a coprire la quasi totalità dell’arco della produzione artistica di Angelo Savelli. Le opere sono in ordine cronologico, per rendere ben leggibile il percorso. Colpirà il brusco passaggio tra la prima fase, caratterizzata da colori decisi e da una materia pittorica spesso densa e corposa, e la successiva, dove il bianco diventa una scelta esclusiva, simbolo di una ricerca dell’infinito che, in sottili variazioni, aspira alla rivelazione dell’essere.